anno 1989
Assemblea generale
L’attività annuale inizia con l’assemblea generale svolta quest’anno a Mosso S. Maria. Nella splendida sede di Villa Sella, ospiti del Conte Nicolò Sella di Monteluce, i soci del DocBi e i numerosi invitati hanno dato vita ad un’assemblea numerosa e partecipata. Antonino Filiberti assessore alla cultura della provincia è stato chiamato anche quest’anno alla presidenza, affiancato dal Sottosegretario ai Beni Culturali On. Gianfranco Astori. Nel salone della biblioteca della Fondazione Sella di Monteluce è stato presentato il resoconto dell’attività svolta nel corso del 1998, documentata da una serie di diapositive. Successivamente è stato illustrato il programma di lavoro che sarà realizzato in corso del 1989. In occasione dell’assemblea è stato presentato il quarto numero del bollettino. Il restauro dell'altare di San Teonesto Nel Palazzo dei Principi di Masserano è stata allestita una mostra itinerante illustrante il restauro dell’altare che è stato completato nel corso del 1989, in collaborazione con gli “Amici di Masserano” , grazie alla sponsorizzazione del Rotary Club di Vallemosso e al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia, dell’Amm.ne Comunale di Masserano e della locale Pro Loco. Ultimato il restauro, il tabernacolo piramidale alto più di 5 metri, opera di Tiberino d’Arona, è stato riassemblato nella grande sala del Palazzo dei Principi dove resterà fino a quando non sarà condotto a termine il restauro della chiesa di S. Teonesto. In occasione dell’inaugurazione, avvenuta il giorno 8 aprile, è stata allestita una mostra costituita da 10 pannelli nei quali era esposta la documentazione fotografica delle varie fasi del restauro eseguito da Cristina Rapa e diretto dalla dott.ssa Paola Astrua della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici. La mostra era completata dalle fotografie eseguite all’altare in occasione del suo trasferimento a Torino, quando venne esposto nel 1937 alla mostra del “Barocco Piemontese”, e dal rilievo grafico realizzato in occasione del restauro. Lana e lavoro Al termine dell’assemblea generale è stato proiettato un nuovo audiovisivo prodotto dal DocBi: “Lana e Lavoro”. Le immagini tratte da decine di disegni opera di Epifanio Pozzato, hanno consentito di ripercorrere le tappe della storia, dell’industrializzazione tessile che l’autore ha ricostruito con la solita cura che i biellesi ben conoscono e apprezzano. Il Romanico L’attività di ricerca nel campo del “Romanico Biellese” è proseguita con la documentazione fotografica e il rilievo grafico di alcuni siti. E’ iniziata una nuova campagna di rilevamenti fotografici all’infrarosso che proseguirà nel corso del 1990. Il restauro di un pilone votivo A Guardabosone è stato restaurato, dalla locale sezione A.N.A., con la consulenza tecnica del DocBi, un pilone votivo che presenta una particolarità tipologica di rilevante interesse. Si tratta infatti di una costruzione a due piani con diverse utilizzazioni; nel piano seminterrato era infatti ricavato un “crutin” adibito a deposito e stagionatura delle “tome” prodotte in una vicina cascina. Il restauro ha richiesto un certo impegno in quanto il manto di copertura del tetto era realizzato con dei coppi piani non più reperibili che sono stati appositamente prodotti sul modello di quelli esistenti. Il censimento delle meridiane Prosegue il censimento e la schedatura dei quadranti solari del Biellese. Sono state censite più di 300 meridiane con un lavoro molto più complesso del previsto,dovuto, oltre che al gran numero delle meridiane ritrovate, alla difficoltà delle riprese fotografiche. E’ in corso anche il censimento dei dipinti popolari religiosi che viene progressivamente esteso al Biellese occidentale. Fino ad ora sono stati fotografati più di 450 dipinti. Escursione all'alpe Seccio In collaborazione con la Società Valsesiana di Cultura è stata organizzata, nel mese di giugno, un’escursione all’Alpe Seccio in Val Sermenza, per visitare la chiesa di S. Lorenzo, la più antica della valle, che conserva un eccezionale ciclo di affreschi che è stato illustrato dalla prof.ssa Franca Tonella Regis. Al ritorno è stata visitata la parrocchiale di Boccioleto. Il censimento degli ex-voto Prosegue il censimento delle tavolette votive conservate nei santuari e nelle chiese biellesi. Nel corso del 1989 sono stati schedati gli ex voto dell’Oratorio di S. Clemente in Occhieppo Inferiore e quelli del Santuario di S. Giovanni di Andorno. Quale omaggio alla ricerca sull’emigrazione biellese condotta dalla Fondazione Sella, pubblichiamo la fotografia di una tavoletta che racconta la vicenda di emigranti salvati da una tempesta che li ha colti durante la traversata dell’Oceano Pacifico. Escursione in Alta Valsessera L’Alta Valsessera nota a tutti per le sue valenze naturalistiche, conserva anche resti di edifici un tempo adibiti alla raffinazione del minerale estratto nelle sue miniere. Scopo dell’escursione era anche quello di rilevare questi resti localizzati alle falde dell’Argentera a circa 20 minuti di cammino dall’Alpe Artignaga. Scendendo verso la “Piana del Ponte” sono stati ritrovati, tra la vegetazione che li nasconde completamente, tracce dei forni e dei magli, datati 1788, utilizzati per la prima lavorazione del materiale. Il parco degli "arbo" a Riabella Prosegue il lavoro di allestimento e ampliamento del “Parco degli Arbo” inaugurato l’anno scorso con la collaborazione della Pro Loco di Riabella. E’ stato infatti predisposto un itinerario, opportunamente segnalato, che, partendo dal parco, si snoda attraverso i castagneti secolari che circondano l’abitato di Riabella. Lungo il percorso è possibile visitare alcuni “casit” edifici un tempo utilizzati per l’essicazione delle castagne. In occasione della tradizionale castagnata offerta dalla Pro Loco, è stato presentato un pieghevole, pubblicato grazie al contributo della Banca Sella, che illustra alcuni degli aspetti naturalistici, geologici ed etnografici che caratterizzano il parco degli Arbo e l’itinerario ad esso collegato. Il restauro di due affreschi a Sostegno Da più parti ci era stato segnalato lo stato di abbandono e di grave degrado nel quale versavano due importanti dipinti risalenti ai secoli XV° e XVI° esistenti in Sostegno. Si tratta di due affreschi riproducenti il primo i Santi Fabiano, Sebastiano e Dorotea, datato 1491 e il secondo San Lorenzo con la Graticola, datato 1512. In questo caso non si trattava di salvaguardare, come a Guardabosone, unicamente l’aspetto etnografico ma anche la valenza artistica dei dipinti, pregevoli sia per la fattura che per l’epoca, già segnalati dal Roccavilla nel suo volume dedicato all’arte nel Biellese. Il restauro è stato affidato alla restauratrice Tiziana Carbonati che ha eseguito il lavoro con la direzione della dott.ssa Paola Astrua. L’intervento sarà completato nel corso del 1990. Visita al castello di Masino La visita al castello di Masino organizzata nel mese di ottobre, ha consentito di ammirare un edificio ricco di arte e di storia. “...da rude fortezza medioevale esso si trasformò nei secoli in una elegante dimora patrizia della quale ancor oggi conserva intatti il fascino, i preziosi arredi, le ricche collezioni, il parco e la cappella che custodisce le ceneri d’Arduino...” Il castello, già dimora dei Valperga d’Arduino, è stato recentemente acquisito dal FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano che l’ha in parte restaurato ed aperto al pubblico. Il restauro dei dipinti di Guardabosone Grazie alla disponibilità dell’Amm.ne Comunale è iniziato un intervento di restauro di tutto il “corpus” degli affreschi esistenti sulle facciate delle abitazioni private. Si tratta di dipinti di carattere religioso eseguiti prevalentemente nel corso del secolo scorso che, per quanto privi di un grande valore artistico, conservano un notevole significato etnografico. La restauratrice Tiziana Carbonati, coadiuvata da alcune colleghe, ha completato il restauro di un primo lotto di quattro dipinti. Gli altri affreschi saranno restaurati nel corso del 1990. Il restauro di due piloni votivi a Camandona I piloni votivi sono tra i beni culturali, quelli più minacciati; tra le varie cause che determinano la distruzione sono da annoverare, oltre all’ampliamento delle strade, lo stato di abbandono e la conseguente mancanza di manutenzione nella quale versano per la grande maggioranza dei casi. Grazie alla collaborazione di alcuni abitanti di Camandona si sono potuti salvare dalla futura rovina, due piloni posti all’ingresso del paese, il primo nella frazione Gallo e il secondo nei pressi del rio Overa. Il restauro di una statua lignea Cristina Rapa ha eseguito il restauro di una statua lignea di pregevole fattura di epoca barocca raffigurante la Madonna con il Bambino che è stata donata alla nostra associazione dalla signora Albina Garbaccio. La statua era conservata, fino a pochi mesi orsono in una cappella privata nella frazione Buccio di Mosso S.Maria e solo per un caso fortunato non è stata rubata. Archeologia industriale E’ proseguita la consueta attività di studio nel campo dell’archeologia industriale; completato il progetto di ricerca “informatica e operai”, si è approfondito lo studio di alcuni archivi che sono stati recentemente acquisiti dalla nostra associazione. Sono stati eseguiti alcuni rilievi, grafici e fotografici di siti industriali di particolare interesse. Si è impostato uno studio sistematico dell’iconografia industriale basato su materiale di recente acquisizione. Le pubblicazioni “E’ tempo di cultura” supplemento al bisettimanale “Il Biellese” è stato pubblicato nel mese di febbraio con la collaborazione della nostra associazione. Contiene contributi di notevole interesse riguardanti non solo l’area biellese, ma anche il Vercellese e la Valsesia. “Fede e cultura lungo la via della transumanza”. Le tavolette votive del Santuario del Mazzucco opera di Fausto Berti e Susanna Peraldo con prefazione di Gianni Carlo Sciolla. Questo libro viene ad arricchire lo studio delle tavolette votive biellesi, e più in generale quello della religiosità popolare, tema che da sempre ha rappresentato uno degli argomenti più studiati da parte del DocBi. E’ da rilevare il fatto che gli Autori, dimostrando di condividere le finalità proprie della nostra associazione, hanno destinato gli utili derivanti dalla vendita della pubblicazione al restauro di un’opera d’arte del Santuario del Mazzucco. |
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