anno 1993
Assemblea Generale
L’accogliente sala convegni del Santuario di Oropa ha ospitato sabato 27 marzo l’annuale Assemblea Generale che, non meno della precedente, tenutasi nei locali della Fabbrica della Ruota, ha segnato un importante momento nella storia dell’associazione. Con il consenso unanime dei soci, si è realizzata infatti la fusione tra il Centro Studi Biellesi e il DocBi proposta nei loro interventi dai rispettivi Presidenti, Fidia Savio e Giovanni Vachino. Il primo ha ricordato come l’associazione da lui presieduta fosse ormai inattiva da un decennio e ha espresso la convinzione che l’esito naturale della sua storia sia quello di confluire nel DocBi, il sodalizio che, dando prova di qualificato e serio impegno, negli anni ha svolto un lavoro per molti versi analogo a quello condotto per un ventennio dal Centro Studi Biellesi. Giovanni Vachino, a nome del direttivo, ha manifestato apprezzamento per la scelta compiuta dal Centro Studi Biellesi, sottolineando che l’operazione di fusione attribuisce al DocBi la responsabilità di essere erede morale del patrimonio di cultura e amore per la terra biellese proprio del C.S.B. Le consuete relazioni sull’attività svolta durante l’anno precedente e sul programma per l’anno in corso sono state presentate dal Presidente con l’ausilio di un audiovisivo curato da Franco Grosso, il quale nella sua veste di cassiere dell’associazione, ha poi illustrato il bilancio consuntivo 1992 e il bilancio preventivo 1993 che sono stati approvati. L’ultima parte dei lavori dell’Assemblea è stata dedicata alla presentazione del Bollettino 1993 “Studi e ricerche sul Biellese” giunto all’ottavo numero. Marcello Vaudano ha sinteticamente passato in rassegna i quattordici articoli che lo compongono illustrandone i temi e le caratteristiche. La “Fabbrica della Ruota” Dopo essere tornata a rivivere, la Fabbrica della Ruota è stata presentata al pubblico con un’inaugurazione ufficiale sabato 26 giugno. Se già l’anno precedente era stato completato il recupero funzionale del seminterrato, per l’occasione è stata realizzata la risistemazione dell’area esterna alla fabbrica, secondo lotto del progettato lavoro di recupero dell’intero edificio. Inoltre è stata ripristinata la copertura dell’edificio nel quale era localizzata la prima turbina. A cura di Tiziana Carbonati è stata restaurata l’insegna stradale realizzata verso la fine del secolo scorso, forse l’unica di questo tipo ancora esistente nel Biellese. Nel salone del piano seminterrato è stata collocata una calandra ottocentesca, donata dal “Finissaggio Tessuti di Gaglianico” che è stata collegata, mediante una cinghia di cuoio, all’albero di trasmissione; in tal modo gli studenti che visitano la fabbrica possono più facilmente rendersi conto di come avveniva la trasmissione dell’energia. Di fronte al numeroso e attento pubblico stipato nella suggestiva sala conferenze ricavata al piano seminterrato, Giovanni Vachino ha illustrato il piano di recupero e le prospettive di riutilizzo. A seguire sono intervenuti la prof.ssa Anna Maria Zorgno, direttrice del Dipartimento di di progettazione architettonica del Politecnico di Torino che ha presentato il progetto di ricerca “I luoghi dell’industria biellese fra memoria e progetto”, il prof. Louis Bergeron, docente alla Sorbona di Parigi e Presidente dell’International Committee foe the Conservation of Industrial Heritage e l’on. Bruno Corti direttore della rivista “Il coltello di Delfo”, i quali hanno sottolineato l’unicità e l’importanza dell’operazione di conservazione e rifunzionalizzazione della Fabbrica della Ruota, insistendo entrambi sulla prolifica collaborazione instauratasi tra associazioni, università, imprese ed enti che ha permesso il realizzarsi dell’iniziativa. Già introdotti dalla relazione della prof.ssa Zorgno sono poi stati presentati al pubblico da Rachele Pavesi gli atti della giornata di studio sul patrimonio industriale biellese organizzata congiuntamente dal Politecnico di Torino, dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e dal DocBi e svoltasi il 21 febbraio 1992 a Torino. Le relazioni dei diversi studiosi presenti al convegno sono state pubblicate nei quaderni della rivista "Il coltello di Delfo". In chiusura di mattinata è stata proposta al pubblico, con il commento attento e partecipato di Angelo Togna, una videocassetta che riproduce una rara pellicola del secondo decennio di questo secolo girata all’interno dello stabilimento Lora Totino di Pray e illustrante le diverse fasi della lavorazione della lana, dal lavaggio della fibra grezza alla spedizione delle pezze. Prima della data di inaugurazione la Ruota ha comunque ospitato altre iniziative, di cui si parlerà in seguito, e ha continuato ad essere visitata da scolaresche di ogni ordine e grado. Progetto Alta Valsessera L’iniziativa si è ulteriormente sviluppata nell’intento di approfondire lo studio degli aspetti etnografici, culturali, ambientali e naturalistici caratterizzanti il territorio in esame, in piena sintonia con quanto indicato e proposto dal progetto regionale “Alpi e Cultura”. Sul versante della ricerca sono state assegnate due borse di studio ai laureati in agraria C. Fiammengo e C. Panelli autori di una tesi sulle potenzialità degli alpeggi; l’ornitologo L. Bordignon è stato incaricato di completare il censimento dell’avifauna nidificante; il prof. T- Gamaccio ha proseguito la ricerca documentaria negli archivi comunali locali e in quelli di Stato di Vercelli e Torino: l’equipe di geologi coordinata da M. Biasetti ha concluso il rilievo e lo studio delle antiche miniere argentifere sfruttate fin dal secolo XIII. E’ stato poi curato in modo particolare l’aspetto divulgazione, attraverso l’organizzazione nel mese di settembre di tre conferenze presso la fabbrica della ruota tenute rispettivamente dall’ornitologo L. Bordignon, dai geologi M. Biasetti, B. Maffeo e M. Suardi e dal naturalista T. Pascutto. Inoltre l’audiovisivo Una valle e la sua anima è stato presentato a Biella, in collaborazione con la sezione biellese del WWF e a Parma, in occasione di un convegno nazionale sul tema dell’escursionismo culturale organizzato dal C.A.I. Infine si sono sviluppati i contatti con il sistema informativo territoriale ed ambientale della Regione Piemonte per lo scambio di informazioni a riguardo di settori di ricerca già completati, come ad esempio la presenza e la distribuzione dell’avifauna. Itinerario etnografico La mulattiera che sale dalla frazione Cerale di Camandona al Bocchetto Sessera, risistemata e “arredata” da pannelli didascalici e da manufatti riproducenti le attività tradizionali di questa zona, (le carbonaie, l’impalcatura dei resghin), ha riscosso un rilevante successo di pubblico. Sono centinaia gli escursionisti, compresi gruppi scolastici con i loro insegnanti, che durante il 1993 hanno percorso l’itinerario etnografico per goderne gli aspetti paesaggistici, artistici e socio-economici. Nell’intento di proseguire la rivalorizzazione etnografica della zona, poco più a nord, sulle pendici del monte Cavajone, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il Piemonte e l’Oasi Zegna, è stato eseguito la scavo di una luera, l’antica trappola usata per catturare i lupi, eseguito dall’archeologo Igor Sciavolino. I risultati dell’interessante operazione sono illustrati in questo Bollettino dagli interventi di Gabriella Pantò e di Giovanni Vachino. Restauri e chitarre La manifestazione, organizzata come in passato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della provincia di Vercelli e del maestro Angelo Gilardino, direttore del corso di perfezionamento per giovani concertisti denominato Vacanze chitarristiche, è giunta al suo quarto anno di vita. La formula ormai consolidata prevede l’abbinamento tra un concerto di chitarra tenuto da uno degli allievi del corso e la presentazione al pubblico di un restauro curato dal DocBi. Le tre serate si sono svolte a Crevacuore, il 31 luglio, nell’oratorio si San Rocco, con un concerto di Giuliano Tampalini; il primo agosto nella chiesetta dell’Assunta a Pray, protagonista Vincenzo Torricella, e infine a Biella, il 7 agosto, nell’Auditorium di San Filippo Neri con l’esibizione del giapponese Katsumi Nagaoka. Le opere presentate dopo il restauro di Tiziana Carbonati e dei suoi assistenti sono rispettivamente la tela di anonimo piemontese del XVIII secolo”Madonna con San Sebastiano e San Rocco”; l’affresco quattrocentesco di scuola piemontese raffigurante la “Madonna del latte” e la grande tela “San Francesco che riceve le stimmate” opera di pittore piemontese del secolo XVII. Invito al restauro Il progetto, impostato da tempo, è ormai in fase di completamento. In collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese e Soprintendenze piemontesi sono stati individuati e schedati una cinquantina di beni artistici o più genericamente culturali il cui restauro verrà proposto, tramite la pubblicazione imminente di un volume-catalogo e la sua distribuzione, alla sponsorizzazione delle varie aziende e delle Amministrazioni biellesi. Interventi di restauro Oltre a quelli menzionati a proposito della manifestazione "Chitarre e Restauri", nel corso del 1993 sono stati portati a termine il restauro di materiali metallici di epoca dolciniana provenienti dal Monte Rubello e conservati presso il Museo Civico di Biella; il restauro di alcuni degli ex voto pittorici su tela conservati presso il Santuario di Graglia grazie alla sponsorizzazione del Rotary Club di Biella; la manutenzione e il riordino della copertura in coppi di una cappella votiva ottocentesca nel territorio comunale di Curino. Censimento delle Tesi di Laurea Il lavoro di ricerca impostato da un paio di anni è stato presentato al pubblico il 28 maggio nei locali della Biblioteca di Biella, presenti l’assessore alla cultura Vittorio Barazzotto e il responsabile della “Sala Biella”, Sergio Trivero. Giovanni Vachino e Gabriella Fedeli hanno illustrato i criteri con cui la ricerca è stata condotta, sottolineando come la schedatura computerizzata, cui gli interessati possono accedere nella stessa biblioteca, rappresenti un importante strumento di studio per ricercatori e laureandi che via via andrà completato (al momento sono più di 430 le tesi censite) e aggiornato. Escursioni In collaborazione con la C.A.S.B. (Consociazione Amici dei Sentieri Biellesi), sono state organizzate alcune escursioni nei mesi di maggio e settembre che hanno avuto come meta aree di particolare pregio ambientale e paesaggistico quali il monte Cucco e le tegge del Campo. Censimento ex voto Oropa Durante l’anno è stato ultimato il lavoro della commissione appositamente costituitasi e formata da rappresentanti dell’Università di Torino, della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, dell’Amministrazione del Santuario di Oropa, della Regione Piemonte, della città di Biella e del DocBi. Gli oltre 800 ex voto pittorici conservati nei diversi locali del Santuario sono stati fotografati e per ognuno di essi è stata completata una scheda analitica che, oltre a descriverne l’opera, ne mette in luce motivi e valori storici, artistici, devozionali. Censimento dei beni culturali L’opera mai conclusa di censire, documentare e schedare i Beni Culturali biellesi è proseguita. Al centro dell’attenzione sono stai come in passato i quadranti solari, i dipinti murali e i piloni votivi, Beni minori se valutati da un punto di vista puramente artistico ma di grande significato se considerati quali testimonianze preziose di stili di vita, di valori e credenze del nostro passato. Tra le collaborazioni più fruttuose ricordiamo quella con la Pro Loco di Donato, che si è impegnata a censire i Beni Culturali presenti nel territorio comunale e a iniziare il restauro dei piloni votivi. Mostre, Conferenze, Incontri La mostra itinerante "L’uomo e le Alpi", al cui allestimento ha contribuito anche il DocBi su invito della Regione Piemonte, è stata aperta a Torino dopo esser stata ospitata per alcuni mesi al Museo del Delfinato di Grenoble. L’attività dell’associazione è stata illustrata a Vercelli su invito del Lions Club mentre a Pollone, su invito del Circolo Culturale, è stato illustrato il censimento dei Beni Culturali presenti nel territorio comunale e a Biella, ospite l’Accademia Biella Cultura, si è presentato un programma di diapositive sui dipinti murali a soggetto religioso esistenti nel Biellese. In un incontro tenutosi sabato 22 maggio alla Fabbrica della Ruota il DocBi ha preso contatto con alcune delle Pro Loco biellesi che svolgono attività culturale per cercare di impostare, come da tempo già realizzato con alcune di esse, forme di lavoro coordinato ai fini della documentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale biellese. Nella splendida e quanto mai opportuna cornice di villa Sella a Mosso S. Maria, infine, è stata organizzata, in collaborazione con la Fondazione Sella di Monteluce, la presentazione al pubblico dell’ultimo lavoro del prof. Guido Quazza, Preside della Facoltà di Magistero dell’Università di Torino. L’utopia di Quintino Sella. La politica della Scienza. Oltre all’autore, sono intervenuti e hanno relazionato i professori Patrizia Ciro, Daniela Maldini e Giovanni De Luna, tutti docenti presso l’ateneo torinese. |
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