I santi sui muri


Un patrimonio da salvare

Dall’analisi dello stato di conservazione dei dipinti devozionali biellesi emerge chiaramente che ci troviamo di fronte ad un patrimonio a rischio; infatti non soltanto il 52% degli stessi risulta in condizioni mediocri o cattive, ma ben duecentonove, compresi nella prima schedatura, sono ormai scomparsi. La rapida perdita di questo patrimonio è dovuta alla demolizione oppure alla ristrutturazione degli edifici più antichi, ma deve essere attribuita anche al fenomeno delle “piogge acide” che ha comportato il deterioramento di molti dei dipinti più esposti. Infatti il degrado subito dai dipinti nel corso degli ultimi tre decenni supera ampiamente quello dei due secoli precedenti.
Il progressivo degrado del patrimonio iconografico devozionale non può essere contenuto, se non in minima parte, dagli interventi di restauro che, come scrive A. S. Bessone, sono stati eseguiti già nell’Ottocento. In effetti dalla schedatura risulta che ben 148 dipinti sono stati “restaurati”, ma nella maggior parte dei casi si tratta di ridipinture eseguite senza alcuna particolare attenzione riguardo al dipinto originario.
Mantenendo fede all’impegno posto dal DocBi riguardo alla conservazione dei beni culturali, alcuni di questi dipinti, e centinaia di tavolette votive oltre alla tela delle “sparate”, sono stati restaurati agendo in sinergia con le Soprintendenze ed in collaborazione con alcune Amministrazioni locali che hanno dimostrato particolare attenzione alla conservazione del proprio patrimonio culturale come, ad esempio, il comune di Guardabosone, forse il primo a farsi carico di un intervento di tutela esteso a tutti i dipinti presenti nel territorio comunale.

<b>Deposizione</b><br />(Camandona, fraz. Cerale, via S. Falletti 30)

Deposizione
(Camandona, fraz. Cerale, via S. Falletti 30)











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