"Sorgenti di cultura"


La fontana di Cacciano (Masserano)

La fontana di Cacciano è nota per la leggerezza e le proprietà digestive e diuretiche. L’utilizzo della sorgente è attestato a partire dal 1764 ma è assai probabile che venisse sfruttata anche in precedenza.
Nel XVIII secolo l’acqua veniva utilizzata per dissetare uomini e bestie, per irrigare campi e conche di macerazione della canapa e per lavare i panni. Un muro di recinzione delimitava un tempo lo spazio circostante la fonte, che sgorgava libera da un pozzo. In seguito, sull’imboccatura di quest’ultimo, venne fissato uno sciöbbar (mastello di doghe di legno) privo di fondo in modo che l’acqua formasse uno specchio del diametro di circa un metro e poi tracimasse libera oltre il bordo. Sino agli anni Venti-Trenta del Novecento era consuetudine che durante il giorno l’acqua venisse prelevata per usi domestici mentre alla sera servisse per abbeverare i bovini.
Nel 1907 venne costruita una nuova struttura interamente in cemento con una particolarità: il tubo di uscita dell’acqua era parte di un antico fucile ad avancarica. Già in passato molti si recavano ad approvvigionarsi della sua acqua, muniti di bottiglie, fiasche e barlet (botticelle di legno con manico); i bambini spesso utilizzavano piccoli boccali di terracotta, i bucalin, acquistati alla fiera di San Giacomo di Masserano. Nei giorni di festa si organizzavano merende nei prati e nei frutteti circostanti la fontana.

<b>Masserano, la fontana in fraz. Cacciano</b><br />

Masserano, la fontana in fraz. Cacciano











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