Ente conservatore. Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte

Estremi cronologici. 1880-1920 ca.

Consistenza. 1.840 fototipi (di cui 91 di soggetto biellese).

Autori. Secondo Pia, Foto Berra (Torino), Augusto Pedrini (Torino), Zenoni (Novara), Mondino (Trino), V. Jacchini (Arona), Istituto Arti Grafiche di Bergamo, Alinari.

Temi. Riproduzioni di monumenti (castelli, chiese) e di opere d’arte.

Luoghi. Biella (Chiavazza) e il Biellese: Andorno, Campiglia Cervo, Candelo, Castellengo, Cavaglià, Cossato, Gaglianico, Magnano, Massazza, Masserano, Occhieppo Inferiore, Pollone, Ponderano, Sandigliano, Valdengo, Verrone.

Stato di conservazione. Buono.

Tipologia dei supporti. Stampe b/n su cartoncino con didascalia scritta a mano.

Strumenti di consultazione. Catalogo cartaceo e schede inventariali informatiche (scansione in TIFF a 300 DPI, più un JPEG allegato alla scheda).

Digitalizzazione. 100%

Condizione giuridica. Proprietà (dono di Secondo Pia).

Accessibilità specifica. Su appuntamento e previo accoglimento della richiesta di consultazione.

Bibliografia. M. Falzone del Barbarò - L. Tamburini, Il Piemonte fotografato da Secondo Pia, Torino 1981; G. Pia - M. Falzone del Barbarò - A. Borio, Secondo Pia. Fotografie 1886-1927, Torino 1989; Secondo Pia fotografo della Sindone, pioniere itinerante della fotografia. Immagini di Asti e dell’Astigiano, a cura di G. Boschiero, s. l. 1998; C. Bertolotto, I fondi fotografici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, in Per Paolo Costantini, a cura di T. Serena, Pisa 1999; P. Cavanna, Fotografie di interesse biellese nei Fondi fotografici torinesi, in «Studi e ricerche sulla fotografia nel Biellese», Bollettino DocBi 2003.

Note. Il Fondo Secondo Pia è conservato all’interno di 15 cassette antiche. Le immagini sono ordinate per paese in ordine alfabetico; l’elenco originale stabilito dal fotografo non è stato modificato. Data la loro importanza storica anche a fini documentari e l’intrinseca fragilità tecnica, queste fotografie sono consultabili solo eccezionalmente; per questo motivo l’Ufficio ha curato la digitalizzazione in alta risoluzione.


TORNA ALL'INDICE DEI FONDI FOTOGRAFICI