Ente conservatore. Fondazione Sella O.N.L.U.S.

Estremi cronologici. 1881-1983.

Consistenza. 400.000 fototipi ca.

Autori. Simone Rossetti, i figli Alfredo e Oreste e la nipote Rosalba.

Temi. Ritratti, eventi locali, città, paesi, monumenti, industrie e attività produttive della provincia.

Luoghi. Biella e Biellese.

Stato di conservazione. Buono.

Tipologia dei supporti. Lastre, stampe, apparecchiature fotografiche.

Strumenti di consultazione. Elenchi e registri originali, immagini a contatto e digitalizzate, schede Access.

Digitalizzazione. In corso di digitalizzazione.

Condizione giuridica. Proprietà Fondazione Sella; il fondo è stato acquistato nel 1983.

Accessibilità specifica. Su appuntamento.

Bibliografia. C. Bozzalla, La Valsessera illustrata, Biella 1908; La industria laniera in Italia, Roma 1924; A. Donna - L. Ferraris, Biella: immagini e cronaca di ieri, Mosso Santa Maria 1978; M. V. Bianchino, Studio fotografico Rossetti: cento anni di immagini biellesi, in «Studi e ricerche sul Biellese», Bollettino DocBi 1987-88; M. V. Bianchino - R. Gobbo, Lo studio fotografico Rossetti a Valle Mosso (1887-1955), in Album Valle Mosso, a cura di L. Spina, Vigliano 1999.

Mostre. “La fabbrica e la sua immagine”, Pray, 2001; “Photografica 2001”, Biella, 2001; “Garibaldi”, Biella, 2007; “Acqua e lavoro”, Pray-Biella, 2010; “Protagoniste dimenticate. Le donne nel Risorgimento piemontese”, Miradolo, 2011; “Le montagne di Quintino Sella”, Biella, 2013.

Note. I Rossetti furono fotografi professionisti (Simone, i figli Alfredo e Oreste e la nipote Rosalba), attivi di generazione in generazione nei laboratori di Biella, Mosso Santa Maria e Vallemosso. Il fondo, molto vasto, è conservato in buona parte nelle scatole e buste originali. Le lastre, di vario formato, sono in corso di pulizia e di acquisizione tramite scanner e schedatura. I dati delle schede sono reperiti dai registri Rossetti, particolarmente importanti perché recano di ogni lastra la data, il committente e il soggetto. Il lavoro è da diversi anni portato avanti da Maria Vittoria Bianchino.


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