Agostino Ferrari (1869-1936)

Ente conservatore. Fondazione Sella O.N.L.U.S.

Estremi cronologici. 1890-1930 ca.

Consistenza. 40.000 fototipi ca.

Temi. Montagne, vita dei fondo valle, rifugi alpini, alpinisti, costumi delle popolazioni, flora e fauna di montagna.

Luoghi.
Alpi, Appennini, Vesuvio, Etna, catene montuose del Nord e Centro Europa, dei paesi asiatici (Caucaso e Himalaya), dell’Africa e dell’America.

Stato di conservazione. Buono.

Tipologia dei supporti. Stampe sciolte e incollate su album, 1.000 lastre (positivi e stereoscopiche).

Strumenti di consultazione.
Elenchi cartacei di Ferrari (1902 e 1907), elenchi cartacei e digitali, album e stampe originali, immagini digitali catalogate con il programma Guarini.

Digitalizzazione.
30%.

Condizione giuridica. Proprietà Istituto Fotografia Alpina Vittorio Sella; la serie fotografica è affidata alla Fondazione Sella, dal momento della sua costituzione (1980).

Accessibilità specifica. Su appuntamento.

Bibliografia. A. Ferrari, Aiguille de Triolet, 1899; A. Ferrari, Il Mont Blanc du Tacul, Torino 1904; A. Ferrari, I rifugi del Club Alpino Italiano, Torino 1905; A. Ferrari, La valle di Viù. Impressioni e ricordi di escursioni. Storia e leggende. Usi e costumi, Torino 1912; A. Ferrari, I rifugi d’Italia, Monza 1925; A. Ferrari, Nella gloria delle altezze. Impressioni e ricordi di ascensioni nei dintorni di Ceresole, Valsavaranche e Cogne, Torino 1931; D. Craveia, Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in «Studi e ricerche sulla fotografia nel Biellese», vol. 3, Bollettino DocBi 2014.

Mostre. “Alpinismo acrobatico”, Bolzano, 2006; “Le montagne di Quintino Sella”, Biella, 2013.

Note. Il Fondo Ferrari è costituito da una raccolta di oltre 40.000 immagini radunata nel corso della vita dal medico torinese Agostino Ferrari, attivo esponente del Club Alpino Italiano, promotore e fondatore del “Gruppo Italiano Scrittori di Montagna”. L’intero fondo è suddiviso nelle varie regioni di montagna italiane, europee ed extraeuropee; la collezione è composta da oltre un centinaio di album suddivisi secondo le regioni montuose e da oltre una trentina di scatole contenenti foto sciolte. Dopo un’analisi degli elenchi personalmente redatti da Ferrari e dei nomi citati negli album ma non presenti negli elenchi originali, si sono rintracciati oltre 800 nomi di fotografi di montagna vissuti tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Tra questi si possono citare: Cesare Giulio, Vittorio Sella, Wehrli, Tairraz, Abraham, Vallepiana, Donkin, Dainelli, De Cessole, Neer (Celesia), Gugliermina, Freppaz, Frusta, Gabinio, Kennedy, Merzbacher, Negri, Nebbia, Paganini, Montandon, Ravelli, Rey, Terschak, Sacco, Santi... Importanti sono anche i ritratti degli alpinisti e delle guide alpine dell’epoca. Le fotografie di Vittorio Sella, alcune contenute in album monografici, sono oltre un migliaio.


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<b></b><br />(foto Emil Terschak)


(foto Emil Terschak)




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